venerdì 1 marzo 2013

I numeri della catastrofe forestale



Oltre due terzi di tutta l’area forestale mondiale si trovano in soli 10 paesi: Australia,  Brasile, Canada, Cina, Repubblica Democratica del Congo, India, Indonesia, Perù, Russia e USA.
In Europa, la massima concentrazione di foreste si trova in Fennoscandia, dove la foresta  copre il 65% del territorio, seguita dalla Russia europea e dalla Siberia con il 43%. 
La concentrazione si mantiene molto alta anche nei paesi a clima tropicale e monsonico: Giappone (52%), Indonesia e Birmania (55%), Repubblica Democratica del Congo e Camerun (44%).

La perdita netta annuale di aree forestali tra il 2000 ed il 2010 è stata di 5,2 milioni di ettari - un’area pari alle dimensioni del Costa Rica - meno rispetto al decennio precedente, che era stata di 8,3 milioni di ettari l’anno. 
La zona più colpita è stata il Sudamerica con circa 4,3 milioni di ettari di foreste persi all’anno, seguita dall’Africa che ne ha persi circa 4 milioni di ettari e l'Asia con poco meno di 2,5 milioni di ettari

Ogni anno secondo la FAO nel mondo si perdono circa 13 milioni di ettari di foreste. Circa 25 ettari al minuto, pari a 36 campi di calcio. 
Le cause sono lo sviluppo urbano, il taglio illegale, la conversione ad uso agricolo dei suoli, gli incendi, i cambiamenti climatici
Le foreste primarie – quelle senza tracce visibili di attività umane passate o presenti – rappresentano il 36% del totale, ma vengono distrutte, o modificate, al ritmo di 6 milioni di ettari all’anno a causa della deforestazione o dello sfruttamento selettivo delle foreste.

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