mercoledì 26 marzo 2014

Il monopolio del mercato globale (III° parte): Il Council on Foreign Relations (CFR)


Il  Council on Foreign Relations (CFR), fu fondato ufficialmente il 29 Luglio del 1921. John W. Davis, delegato di J. P. Morgan (uno dei più importanti esponenti della lobby bancaria, con Rothschild e Rockefeller) fu il primo Presidente in carica. 
Il denaro erogato per la costituzione di questa organizzazione, fu fornito dalla famiglia Rockefeller, da J.P.Morgan, Bernard Baruch, Otto Kahn, Jacob Schiff, Paul Warburg, le stesse persone coinvolte nella fondazione della Federal Reserve.


Obiettivi e scopi del CFR

Lo scopo fondamentale della costituzione del CFR fu di creare un filone di letteratura scolastica atto a promuovere e diffondere i benefici di un governo mondiale e attirare l’iscrizione di ricchi intellettuali i quali avrebbero potuto influenzare la direzione della politica estera americana oltre a voler contrastare le tendenze isolazioniste degli americani, contrarie ovviamente agli interessi delle multinazionali Usa.
Due settimane dopo Pearl Harbor, Cordell Hull, Segretario di Stato, consigliò la creazione di una Commissione Consultativa Presidenziale (Presidential Advisory Committee) sulla politica estera post bellica.
Questa commissione, fu la stessa che operò per la formazione dell’ONU che Franklin D. Roosevelt propose poi alle 50 nazioni che parteciparono alla famosa conferenza di San Francisco del 1945.
Fu John D. Rockefeller Jr che donò il terreno per il quartier generale delle Nazioni Unite, e lo fece per assicurarsi che la sede fosse collocata all’interno degli Stati Uniti.
Il CFR era ed è sostenuto dalle più ricche tra le fondazioni mondiali e privati facoltosi.
Organizzato come un altissimo ufficio-studi, semi-segreto, e pagato dal contribuente americano in quanto Fondazione Culturale, il CFR studia strategie «globali» che invariabilmente la Casa Bianca, poi, adotta come direttive di politica internazionali.
Le direttive, studiate dal CFR in riunioni riservatissime, vanno poi fatte digerire a più vaste platee di politici, imprese e decisori sparsi nel mondo. 
L’obiettivo era far assumere agli Usa una maggiore responsabilità e il ruolo di decision maker nei nuovi assetti mondiali post bellici. Cosa che, però, si realizzò solo dopo la seconda guerra mondiale con la liquidazione di Germania e Giappone. 
Anche se con molte somiglianze con il Bilderberg il Council on Foreign Relations se ne distingueva per l’essere, almeno inizialmente, ristretto ai soli cittadini statunitensi e perché non rifletteva ancora il ruolo guida che gli Usa avrebbero assunto. 
Tuttavia, il CFR svolse un ruolo attivo di consulente del governo Usa durante la guerra, confermando la tesi di Wright Mills sulla formazione dell’élite del potere nel corso del conflitto e, secondo alcuni, influenzò direttamente le politiche di ricostruzione post-belliche, tra le quali la formazione delle istituzioni previste negli Accordi di Bretton Woods (Banca mondiale, Fmi).
Il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale presenta, rispetto al primo dopoguerra, uno scenario internazionale mutato e contrassegnato da due fenomeni. Il primo è la ricostruzione di un mercato mondiale capitalistico sotto l’egemonia Usa, e basato sulla ricostruzione, sul modello statunitense, delle economie giapponese e soprattutto europea occidentale. Il secondo è la sfida rappresentata dal rafforzamento dell’Urss e dei partiti socialisti e comunisti non solo nel Terzo mondo ma anche in molti Paesi avanzati. Ciò evidentemente poneva questioni importanti di mantenimento della stabilità politica ed economica.


Finanziatori del CFR e l'appartenenza al club di Bill Clinton

Ecco una parte della lista dei finanziatori:
American Express, American Security Bank, Archer Daniel Midland Foundation, Cargill Inc., Chase Manhattan Bank, Coca Cola C., Coopers & Librand, Elf Aquitane, Exxon Corp., Finmeccanica S.p.a., General Electric Foundation, General Motors Corp., Hill & Knowlton, ITT Corp., Johnson & Johnson, Levi Strauss Fdt., Manufacturers Honover Trust, McKinsey, Mobil, PepsiCo, RJR Nabisco, Salomon Inc., Shearson Lehman Brothers, Smithkline Beecham Corp., Volvo Usa, Young & Rubicam.
Quasi nessuno sa che, fra i componenti del CFR compaiono nomi quali quello dell’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, di Angela Merkel, di Tony Blair, di Carl Gustav XVI Re di Svezia
di Bill Clinton e Margareth Tatcher. Anche Mario Draghi, Berlusconi, Bush, Corrado Passera, Gianni Riotta, Giulio Tremonti, Marco Tronchetti Provera, compaiono nella lista dei membri.
Del CFR faceva parte anche il Presidente degli Stati Uniti Clinton. Infatti, già molto tempo prima del catastrofico attentato al palazzo federale Alfred P. Murrah di Oklaoma City, il 19 Aprile 1995, e la successiva frenesia intorno ai gruppi della ‘milizia’, una cosa era chiara. 
Il Presidente Bill Clinton e molti dei suoi colleghi, insieme ad alcune delle personalità più in vista dell’ambiente dei media a livello mondiale, avevano una cosa in comune: l’appartenenza al Consiglio per le Relazioni con l’Estero, Council on Foreign Relations (CFR). Clinton venne aggregato come membro del CFR dal Segretario di Stato Warren Christopher, dal Generale Colin Powell, già Capo di Stato Maggiore del Pentagono, e dal finanziere David Rockefeller. 
Inoltre, alcune fra le più ricche e brillanti celebrità del mondo dei media costellano il firmamento del CFR.


Qualcosa in più sul CFR

Il fatto, forse, più sorprendente è che il CFR non sarebbe altro che l’emanazione più esterna di una società segreta che affonda le sue radici nell’Inghilterra vittoriana, e precisamente nell’ambiente oxoniano raccoltosi intorno a John Ruskin, affascinante personalità di critico estetico, riformatore sociale e profeta politico, percorsa da una vena di romantica follia, predicante... 
Informa, a tal riguardo, Maurizio Blondet che: "John Ruskin, alla fine dell’800, entusiasmava la gioventù aristocratica predicando la superiorità anche razziale della casta signorile britannica, a cui come ‘vero Israele’ era offerto il dominio del mondo: una missione morale, poiché il mondo andava incivilito estendendo ad esso, volente o nolente, i benefici del superiore umanesimo britannico".
A proposito del termine "vero Israele", Arnold Toynbee spiega: "Fra i protestanti di lingua inglese si trovano ancora alcuni fondamentalisti che si reputano "il popolo eletto" nel senso letterale del termine, quale viene usato dal Vecchio Testamento. Questo ‘Israele Britannico’ fa fiduciosamente risalire il suo ceppo fisico alle scomparse Dieci Tribù".
Vannoni, sulle origini del CFR, racconta: "Nel 1891 un gruppo di discepoli oxoniani...,tra i quali spicca l’energico uomo d’azione e di affari Cecil Rhodes, fondatore della Rodesia, avrebbero costituito una società segreta...di cui non si conosce il nome (nome che forse, per maggiore segretezza, si evitò addirittura di coniare). Alla fine della prima guerra mondiale, quando è ormai chiaro che gli Stati Uniti sono destinati ad assumere una importanza sempre più grande nel concerto mondiale, il gruppo americano della Round Table (una cerchia esterna alla società segreta, organizzata da lord Alfred Milner) offre la piattaforma per la creazione del Council on Foreign Relations, delineato nei colloqui anglo-americani di Parigi, che assume il compito di contrastare la tendenza isolazionistica dell’opinione pubblica e indirizzare la politica estera del governo statunitense nel senso voluto dalla società segreta, nel senso cioè di una affermazione planetaria della razza anglosassone". 
Il rimpasto politico del governo americano Clinton, come disse lo stesso Clinton, voleva essere un’indicazione sul nuovo ordine mondiale. Le scelte di Clinton, dunque, andarono tutte nella direzione di valorizzare il ruolo guida degli Stati Uniti nel mondo.

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