martedì 24 febbraio 2015

L'associazione a delinquere banca-stato (II° parte): l'essenza dello stato? riscuotere e spartire (tra i governanti) le tasse!


Come dimostra la storia del Basso Impero Romano e di tutta la Repubblica Italiana, l'essenza dello Stato, quella che resiste fino all'ultimo, quando il resto cade a pezzi, è la riscossione e la spartizione (tra i governanti) del gettito fiscale

Tutto il resto, soprattutto le pretese etiche e ideologiche, ossia ogni spiegazione dello stato e della politica non centrata sul movente egoistico dell'agire umano, è strumento, camuffamento morale, fumo negli occhi per gli ingenui.  
La dialettica politica visibile è sovente niente più che l'arte di sviare l'attenzione della gente da ciò, soprattutto mediante l'ideologia e la morale di copertura, opportunamente mistificate e strumentalizzate (nazionalismo, solidarismo, religione etc), così da ottenere la collaborazione e il consenso.
Lo stato origina dalla riuscita attuazione di una periodica riscossione fiscale su uno stabile insieme di soggetti da parte di un altro insieme di soggetti - e a essa si riduce nei momenti di grave decadenza. 
Lo stato è lo strumento mediante cui il secondo insieme di soggetti si mantiene al potere, si auto-legittima e si arricchisce a spese del primo insieme di soggetti. Le istituzioni sono sempre quelle cose che stanno al punto terminale del flusso tributario.

Il Sovrano lega a sé - questo è il patto sociale - i suoi vassalli - a diritto quindi definibili suoi pari, contrattualmente parlando - col renderli beneficiari del gettito fiscale a condizione che sostengano il suo potere sui sudditi; i quali, al contrario di quanto si insegna, non sono e non possono esser parte o soggetti del patto sociale, proprio perché questo si basa su un privilegio concesso a loro spese.
Essi sono, sempre, l'oggetto del patto sociale - quindi non devono sapere di esserlo, altrimenti potrebbero ribellarsi, o non collaborare. Da qui l'essenzialità di imbonirli con miti, mistificazioni di legittimità e di moralità e di doverosità.
Ogni regime richiede consenso e collaborazione della gente per funzionare".
"I termini "destra" e "sinistra", in senso politico, come si dirà meglio in seguito, denotano rispettivamente le mistificazioni basate sul trascendente (dio, patria, nazione, razza, onore, re, fedeltà: destra) e sull'immanente (eguaglianza, libertà, solidarietà, socialismo - ideali legittimatori della ribellione all'oppressivo regime dei "padri" e dei "padroni" e ai suoi "falsi" valori trascendenti: sinistra).
Questi miti funzionano perché vulgus vult decipi - il popolo vuole essere ingannato.
Ciò rende possibile la democrazia e preziosi i produttori-gestori di miti.
Altrimenti detto, lo stato è un quid bipolare, dove un polo è costituito dall'associazione dei prenditori-beneficiari delle tasse, pattiziamente coalizzato da tale vantaggio; e l'altro polo dal gregge dei contribuenti (e dei prestatori coatti di lavoro). Quando in una popolazione si forma tale bipolarismo; allora possiamo dire che essa si è costituita in stato.

Fonte: Le chiavi del potere, Marco della Luna

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